Dalla morte di Tondelli, Licia Lanera è la prima nel panorama teatrale italiano ad ottenere i diritti per la messa in scena. Lo spettacolo debutta il 15 ottobre 2024, in replica anche il 16 ottobre, al Teatro Vascello per Romaeuropa; un’importante prima tappa per il lavoro della Compagnia, a cui seguirà l’intensa tournée che toccherà numerose città e prevede palchi come il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Piccinni a Bari (città natale della Compagnia), l’Arena del Sole a Bologna, il teatro Rasi a Ravenna.
Pubblicata per la prima volta nel 1980 dalla casa editrice Feltrinelli, Altri Libertini è l’opera prima di Pier Vittorio Tondelli, esplosivo ritratto di una generazione di giovani squinternati, incompresi e rifiutati dal loro contesto sociale e politico alla fine degli anni ’70, che gli vale l’attenzione della critica e l’affetto dei suoi lettori più giovani. Poco dopo la sua pubblicazione, ad appena una ventina di giorni dalla comparsa nelle librerie, il testo fu sequestrato per oscenità e l’autore fu processato, in seguito assolto con formula ampia, dal Tribunale di Mondovì (Cuneo).
Dei sei racconti che compongono il romanzo ‒ «in modo che ciascuno di essi, pur costituendo una unità a sé, confluisca in un romanzo sostanzialmente unitario che è quello della mia terra e dei nostri miti generazionali » dice l’autore ‒ Lanera sceglie di lavorare su Viaggio, Altri libertini e Autobahn. I tre racconti si incastrano drammaturgicamente, creando un unico fil rouge per una messa in scena a quattro corpi e quattro voci: Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Roberto Magnani e la stessa Licia Lanera che, attraverso un attento e delicato adattamento drammaturgico, si fa portavoce di una generazione, la sua e quella di Tondelli: la generazione degli anni 80. Lanera vive i propri quarant’anni in un momento storico e politico di feroci cambiamenti e prende spunto dalla propria biografia e da quella dei suoi compagni di viaggio che, pur essendo continuamente sulla scena, combattono un’eterna lotta alla rappresentazione, cercando la propria verità nelle parole tondelliane e appropriandosene per portarla alla luce.