ideazione e regia Riccardo Pippa
di e con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza
scene, maschere e costumi Ilaria Ariemme
produzione Teatro Franco Parenti, Teatro dei Gordi
(Martedì) 21:30(GMT+02:00)
Chiostro Sant'Agostino
Via Giacomo Matteotti, 18 - San Ginesio
ideazione e regia Riccardo Pippa di e con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza scene, maschere
ideazione e regia Riccardo Pippa
di e con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza
scene, maschere e costumi Ilaria Ariemme
produzione Teatro Franco Parenti, Teatro dei Gordi
Sulla morte senza esagerare è un omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska. Ideato e diretto dal regista Riccardo Pippa, lo spettacolo affronta il tema della morte in chiave ironica e divertente attraverso un uso non convenzionale di maschere contemporanee. Le figure si muovono con verità e leggerezza su un tessuto drammaturgico originale.
Sulla soglia tra l’aldiquà e l’aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c’è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano. L’unica certezza è la morte, si dice. Ma quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E poi che ne sa la Morte, lei che è immortale, di cosa significhi morire? Maschere contemporanee di cartapesta, figure familiari raccontano, senza parole, i loro ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontano storie semplici con ironia, per parlare della morte, sempre senza esagerare.
A seguire
con Francesco Mandelli, Leonardo Lidi e Christian La Rosa
Chi ha saputo raccontare attraverso la Maschera il paese negli ultimi quindici anni? Chi ha indossato il volto dell’Italiano e l’ha portato all’estremità delle sue contraddizioni nel nuovo secolo?
Francesco Mandelli, nella parentesi dei Soliti Idioti con Fabrizio Biggio, ha creato maschere in grado di coabitare in cinema, teatro e televisione. Ma quando indossare una maschera? E quando la maschera, come nel meraviglioso film con Jim Carrey, diventa schiavitù e trappola?
In questo viaggio attraverso la maschera non potevamo certo rinunciare al pensiero produttivo e alla formazione, tasselli fondamentali per la nostra realtà che non dimentica la ricostruzione come punto di partenza.